Rallentamento della domanda mondiale? Dipende dal dove!
Oramai ben 6 mesi fa, segnalavamo
4 mercati che sembrano non conoscere crisi: Brasile, Cina, Polonia e Australia.
I dati definitivi del 2011 sembrano darci ragione con la sola spiacevole
eccezione dell’Australia che ha visto negli ultimi 6 mesi dell’anno un
rallentamento della sua performance.
Facciamo però un breve riepilogo.
Il 2011 ha visto crescere la domanda mondiale di olio d’oliva di quasi 9 punti
percentuali (si veda tavola sottostante), raggiungendo una cifra superiore 4,5
miliardi di dollari.
Ma, mentre i principali
acquirenti mondiali, nell’ordine Italia, Stati Uniti, Francia e Germania,
confermano un trend pressoché simile alla dinamica mondiale, la Spagna in soli
tre anni si è resa capace di sparire dalla top ten, perdendo ben 6 posizioni a
causa della grave crisi economica che sta colpendo duramente i redditi degli
abitanti della penisola iberica.
Come annunciato in precedenza in questa speciale classifica vi troviamo per la prima volta la Cina, capace di crescere per il secondo anno consecutivo a ritmi vertiginosi (+72% rispetto al 2010). Ma, l’ancor scarso peso complessivo della Cina (conta infatti solo il 3% del mercato mondiale), se da una parte ci costringe a segnarlo senz’altro come il “mercato del futuro”, dall’altra ci impone, ora, qui e subito di dirvi: “udite udite signori e signore, volte far soldi? il mercato del presente è….. il Brasile! “
La vera stella del 2011 è il Brasile, divenuto il
quinto acquirente al mondo di Olio d’oliva, prossimo oramai superare anche la Germania e con un trend
positivo senza soste. Anche il 2012 infatti è iniziato col botto: nei primi due
mesi dell’anno la crescita tendenziale è stata del 21,6% (rispetto agli stessi
mesi dello scorso anno).
I principali beneficiari sembrano essere le imprese spagnole
e soprattutto portoghesi . Queste ultime hanno raggiunto una quota di mercato
pari al 50% del totale delle importazioni brasiliane, sostituendo in pratica i
concorrenti argentini. Ma la grave crisi economica che imperversa nei paesi della Penisola Iberica apre nuove ed interessanti prospettive per i concorrenti che sapranno sfruttarle.
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