martedì 20 gennaio 2015

Nel 2015 si aprono delle autostrade nel mercato elvetico



Nel post del dicembre 2014 invitavamo i nostri lettori/investitori ad essere particolarmente attenti sul mercato russo. Oggi, a poco più di un mese di distanza invece vi invitiamo a guardare con nuovo e rinnovato interesse al mercato elvetico.  

Se, infatti, il 2013 - in quello che è ancora il nostro ottavo mercato di destinazione - si era chiuso negativamente con una contrazione delle quantità vendute di 6 punti percentuali, e nel  2014 addirittura tale dinamica si è andata accentuando (-13%); il 2015 potrebbe segnalarsi come un anno altamente positivo per le nostre vendite con un vero e proprio rilancio del mercato svizzero. 

Di fatti, la decisione della banca centrale svizzera di abbandonare il tasso di cambio fisso del franco verso l’euro (fissata nel 2011 per contenere la tendenza all’eccessivo apprezzamento della valuta elvetica rispetto alla moneta europea) ne ha favorito il forte apprezzamento (oltre il 15%). Tale sviluppo, che sembrerebbe poter proseguire nel corso dell’anno - anche in seguito alle nuove politiche monetarie espansive che la BCE si appresta ad avviare -  giocherà senz’altro un ruolo estremamente positivo per i nostri esportatori di olio d’oliva. 

Il mercato elvetico già di per sé particolarmente reattivo alle dinamiche del tasso di cambio, risulta esserlo ancor di più in un contesto altamente sensibile ai prezzi come quello dell’olio d’oliva. Il consumatore svizzero pertanto potrebbe beneficiare dell’apprezzamento della propria valuta, premiando le nostre vendite con maggiori acquisti di un prodotto (l’olio d’oliva nostrano) di cui ben conosce e riconosce la qualità.   

Nel corso del 2015 è pertanto facile immaginare non solo un incremento delle quote di mercato in Svizzera per quei produttori nostrani capaci di offrire olio di qualità ma anche dei margini di profitto.  

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