Per l’Italia e la Spagna olivicola, si prospetta un’annata di scarica, al contrario di Grecia e
Tunisia che celebreranno un raccolto record. Si presume che la domanda mondiale di
olio da olive potrebbe superarne l’offerta.
La produzione italiana viene stimata tra le 280 e 300mila
tonnellate. In Puglia, prima regione d’Italia per produzione, si stima un calo
medio del 20% rispetto allo scorso anno.
Nelle regioni del centro-nord si rileveranno situazioni
drastiche, dove il calo stimato si aggirerà dal 35 al 50%. Le preoccupazioni
maggiori, riguardano i ripetuti attacchi subiti dalle drupe da parte della
mosca olearia, che potrebbe causare una ulteriore riduzione della produzione in
alcune aree, aggravando la situazione di un raccolto gia compromesso.
Foto: Puglia olivicola - Palese (Ba)
La Grecia invece, raggiungerà cospicue produzioni grazie al buon
andamento di Creta, dove si produce circa il 30% dell’olio greco e del
Peloponneso. Dopo l’annata di scarica passata, lo Stato Ellenico ritorna sui suoi
livelli abituali (circa 300000 ton.), minando così il secondo posto dell’Italia
per produzione. Anche la Tunisia, festeggierà una produzione eccessiva, sia
nel nord del paese, che nella regione di Sfax, dopo che anch’essa lo scorso
anno subì un calo produttivo.
Nessun commento:
Posta un commento