Non possiamo fare a meno di notare che questa decisione interviene in un contesto di notevole calo del livello produttivo di olio di oliva registrato nei due principali paesi produttori, Italia e Spagna.
Nei prossimi mesi, dunque, analizzeremo i dati man mano che saranno resi disponibili per valutare l'effetto della decisione.
Il regolamento è pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea 31 gennaio 2015 ed è stato applicato dal 1 ° febbraio.
I massimali mensili (purtroppo il comunicato stampa è solo in francese) per le importazioni di olio di oliva tunisino in UE, in virtù di questa decisione, passano da un totale di 5.000 tonnellate per i mesi di febbraio e marzo 2015 a 18.000 tonnellate (9.000 al mese), per poi pesare ad 8.000 tonnellate da aprile a ottobre.
La flessibilità introdotta consentirà agli operatori tunisini di massimizzare le quote esentasse di export di olio di oliva verso l'UE, e godere così una stagione eccellente.
Resta invece invariato il contingente annuo. Sulla base dell'accordo di associazione tra l'Unione Europea e la Tunisia, le esportazioni tunisine di olio d'oliva verso l'UE sono soggette ad un contingente annuo di 56.700 tonnellate. La gestione di questo contingente è normalmente limitato dalle quantità massime mensili che sono definite nel regolamento (CE) n. 1918/2006. La misura si applica alla campagna 2015 e non modifica l'importo complessivo della quota annuale.
Il regolamento (CE) n.1918/2006 (a firma di Mariann FISCHER BOEL) prevede, infatti, un contingente tariffario per l'importazione nella Comunità europea di olio d'oliva vergine (codici NC 1509 10 10 e 1509 10 90), interamente ottenuto in Tunisia e trasportato direttamente da questo paese nella Comunità. Il volume del contingente è di 56.700 tonnellate e ad esso è applicato un dazio dello 0 %. Ogni anno, il contingente è aperto il 1° gennaio. Per ogni anno, e fatto salvo il volume del contingente di cui al paragrafo 1, possono essere rilasciati - prima di questa deroga - titoli d'importazione entro i seguenti massimali mensili:
Su richiesta della Tunisia, la Commissione ha deciso quindi di aumentare la quota mensile per consentire agli operatori tunisini di trarre il massimo vantaggio dal loro potenziale di esportazione. La Commissione ha quindi adottato un nuovo regolamento di rinunciare alle norme citate.
L'olio d'oliva rappresenta una delle principali (se non la principale) voci dell'export tunisino verso l'UE. Il settore olivicolo è di vitale importanza per l'economia tunisina: attualmente, impiega direttamente e indirettamente oltre un milione di persone, ovvero circa 1/5 della forza lavoro impiegata in agricoltura a livello nazionale.
La Commissione, nel suo cominciato stampa, ha sottolineato come questa decisione dimostri l'impegno dell'UE ad approfondire gli sforzi per una partnership privilegiata con la Tunisia, Paese che progredisce nel suo percorso di democratizzazione. Ancora la Commissione, riporta che dopo le elezioni parlamentari e presidenziali, l'UE è determinata a sostenere politicamente e finanziariamente le nuove autorità tunisine per le riforme necessarie e nel consolidare le conquiste democratiche realizzare ed affrontare le sfide socio-economiche del paese.
Nei prossimi mesi, dunque, analizzeremo i dati man mano che saranno resi disponibili per valutare l'effetto della decisione.
Il regolamento è pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea 31 gennaio 2015 ed è stato applicato dal 1 ° febbraio.
I massimali mensili (purtroppo il comunicato stampa è solo in francese) per le importazioni di olio di oliva tunisino in UE, in virtù di questa decisione, passano da un totale di 5.000 tonnellate per i mesi di febbraio e marzo 2015 a 18.000 tonnellate (9.000 al mese), per poi pesare ad 8.000 tonnellate da aprile a ottobre.
La flessibilità introdotta consentirà agli operatori tunisini di massimizzare le quote esentasse di export di olio di oliva verso l'UE, e godere così una stagione eccellente.
Resta invece invariato il contingente annuo. Sulla base dell'accordo di associazione tra l'Unione Europea e la Tunisia, le esportazioni tunisine di olio d'oliva verso l'UE sono soggette ad un contingente annuo di 56.700 tonnellate. La gestione di questo contingente è normalmente limitato dalle quantità massime mensili che sono definite nel regolamento (CE) n. 1918/2006. La misura si applica alla campagna 2015 e non modifica l'importo complessivo della quota annuale.
Il regolamento (CE) n.1918/2006 (a firma di Mariann FISCHER BOEL) prevede, infatti, un contingente tariffario per l'importazione nella Comunità europea di olio d'oliva vergine (codici NC 1509 10 10 e 1509 10 90), interamente ottenuto in Tunisia e trasportato direttamente da questo paese nella Comunità. Il volume del contingente è di 56.700 tonnellate e ad esso è applicato un dazio dello 0 %. Ogni anno, il contingente è aperto il 1° gennaio. Per ogni anno, e fatto salvo il volume del contingente di cui al paragrafo 1, possono essere rilasciati - prima di questa deroga - titoli d'importazione entro i seguenti massimali mensili:
- 1.000 tonnellate per ognuno dei mesi di gennaio e febbraio,
- 4.000 tonnellate per il mese di marzo,
- 8.000 tonnellate per il mese di aprile,
- 10.000 tonnellate per ognuno dei mesi del periodo compreso fra maggio ed ottobre.
I quantitativi non utilizzati in un mese determinato sono aggiunti a quelli del mese successivo ma non a quelli del secondo mese successivo.
Su richiesta della Tunisia, la Commissione ha deciso quindi di aumentare la quota mensile per consentire agli operatori tunisini di trarre il massimo vantaggio dal loro potenziale di esportazione. La Commissione ha quindi adottato un nuovo regolamento di rinunciare alle norme citate.
L'olio d'oliva rappresenta una delle principali (se non la principale) voci dell'export tunisino verso l'UE. Il settore olivicolo è di vitale importanza per l'economia tunisina: attualmente, impiega direttamente e indirettamente oltre un milione di persone, ovvero circa 1/5 della forza lavoro impiegata in agricoltura a livello nazionale.
La Commissione, nel suo cominciato stampa, ha sottolineato come questa decisione dimostri l'impegno dell'UE ad approfondire gli sforzi per una partnership privilegiata con la Tunisia, Paese che progredisce nel suo percorso di democratizzazione. Ancora la Commissione, riporta che dopo le elezioni parlamentari e presidenziali, l'UE è determinata a sostenere politicamente e finanziariamente le nuove autorità tunisine per le riforme necessarie e nel consolidare le conquiste democratiche realizzare ed affrontare le sfide socio-economiche del paese.
A presto!